Michele Menini è un compositore e sound designer italiano.
Da bambino, durante i viaggi in auto con i genitori, ascolta Beethoven, Tchaikovsky, Simon & Garfunkel, Beatles e John Lee Hooker.
Dopo la pianola Bontempi e il flauto delle scuole medie, inizia a suonare la chitarra, il suo primo “vero” strumento, al quale si affeziona per diversi anni.
Cresce ascoltando Nirvana, Metallica, Radiohead e Massive Attack, ma anche cantanti e gruppi del passato come Jimi Hendrix e The Doors.
Grazie alla collezione di dischi dello zio, scopre diverse icone Pop e Rock degli anni ‘70/’80 oltre alla musica sperimentale e di avanguardia, come John Cage e Brian Eno.
Con l’inizio del nuovo millennio, si appasiona di musica elettronica, passando dai Daft Punk ad Aphex Twin, fino ad arrivare al Jazz di Davis, Coltrane, Mingus, Monk, Duke Ellington e il Funk di James Brown.
Decide quindi di studiare Musica Elettronica, avvicinandosi intanto a pianoforte e sintetizzatori, non sapendo che questa scelta condizionerà profondamente il suo percorso artistico.
Da questo momento infatti si dedica principalmente alla creazione di musica con il computer.
Cinefilo appassionato, il suo esordio come compositore di colonne sonore avviene col documentario “Maistrac” di Filippo Meneghetti.
Successivamente Luca Immesi e Giulia Brazzale, gli commissionano la colonna sonora del loro primo lungometraggio “Ritual – Una Storia Psicomagica” , film che si ispira alla Psicomagia di Alejandro Jodorowsky, il quale presenzia nel fim con un cameo.
Compone anche le musiche per il secondo film di Immesi e Brazzale “Le Guerre Horrende”, una surreale favola nera sulle guerre e sulla memoria.
Nel 2018 gli viene chiesto di creare una traccia Dubstep per una scena di “Arrivano i Prof” di Ivan Silvestrini, con Claudio Bisio.
Nel 2019, con le musiche del cortometraggio “La Bête” di Filippo Meneghetti, si aggiudica il premio per la “Migliore Colonna Sonora” al Lago Film Festival.
Michele Menini dà prova della sua sensibilità e capacità compositiva con la scrittura delle musiche di “Deux”/”Two of Us” di Filippo Meneghetti, straordinario film sull’amore, con Martine Chevalier e Barbara Sukova, che partecipa a numerosi festival internazionali, vincendo diversi premi, nominato ai Golden Globe Awards 2021 per la categoria “Miglior film in lingua straniera” e selezionato dalla Francia per la corsa agli Oscar.
La sua musica si distingue per l’ecletticità stilistica e la ricerca timbrica, passando da un genere all’altro o all’occasione restando sul classico.
L’approccio è puro, spontaneo, ma non ingenuo.